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Riforma del Terzo Settore: tutte le Novità

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Il Terzo Settore è un pilastro fondamentale della società moderna, rappresentando l’insieme delle organizzazioni non-profit e delle associazioni che operano per il bene comune. Negli ultimi anni, il Terzo Settore ha subito una significativa trasformazione in Italia attraverso l’implementazione di una riforma mirata a migliorare la sua efficienza e la sua capacità di impatto sociale.

Cos’è la Riforma del Terzo Settore?

La Riforma del Terzo Settore, è una serie di interventi legislativi finalizzati a rivoluzionare l’organizzazione e la gestione delle organizzazioni non-profit in Italia. L’obiettivo principale è quello di fornire un quadro normativo più chiaro e moderno che favorisca lo sviluppo e l’efficienza del Terzo Settore, incoraggiando al contempo la partecipazione attiva dei cittadini e il volontariato.

Quando è entrata in vigore la Riforma del Terzo Settore?

La Riforma del Terzo Settore è entrata in vigore il 3 agosto 2017, dopo essere stata approvata dal Parlamento italiano. Questa data rappresenta un punto di svolta cruciale per il Terzo Settore italiano, introducendo cambiamenti significativi nel modo in cui le organizzazioni non profit vengono regolate e gestite.

Cosa cambia con la Riforma del Terzo Settore?

  • La definizione comune di “Ente del Terzo Settore”: la riforma ha unificato la normativa che disciplina gli enti non profit, definendoli come “enti del Terzo
    settore” (Ets). Questa definizione è importante perché consente di dare una visione unitaria del Terzo Settore e di facilitare la sua individuazione e la sua regolamentazione.

  • Il nuovo registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS): la riforma ha istituito un nuovo registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), in cui devono iscriversi tutti gli Ets. Il RUNTS è un database online che consente di consultare le informazioni sugli Ets, tra cui i dati anagrafici, gli scopi statutari e le attività svolte.

  • I nuovi vantaggi fiscali: la riforma ha introdotto nuovi vantaggi fiscali per gli Ets, tra cui l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e l’accesso al credito agevolato. Questi vantaggi sono finalizzati a sostenere le attività degli Ets e a favorire la loro crescita.

  • I nuovi strumenti di sostegno: la riforma ha introdotto nuovi strumenti di sostegno per gli Ets, tra cui il Fondo per il Terzo Settore e il Servizio civile universale. Il Fondo per il Terzo Settore è un fondo di risorse finanziarie destinate a sostenere le attività degli Ets, mentre il Servizio civile universale è un programma di volontariato che consente ai giovani di svolgere attività di utilità sociale.

Quali sono i benefici di questa riforma?

1. Categorizzazione delle Organizzazioni

La riforma ha introdotto una nuova categorizzazione delle organizzazioni no profit in tre macro categorie: associazioni, fondazioni e enti del volontariato. Questo permette una migliore definizione delle caratteristiche e delle attività svolte da ciascun tipo di organizzazione.

2. Semplificazione Amministrativa

La riforma ha semplificato notevolmente le procedure amministrative, riducendo la burocrazia e rendendo più agevoli le attività di reporting e rendicontazione. Questo aiuta le organizzazioni a concentrarsi maggiormente sulle loro missioni e sull’ottenimento di risultati tangibili.

3. Incentivazione del Volontariato

La legge ha istituito misure per incentivare il volontariato, fornendo agevolazioni fiscali e riconoscimenti ufficiali per chi dedica tempo e risorse alle attività di volontariato.

4. Credibilità e Trasparenza

La riforma ha introdotto regole più stringenti per garantire la trasparenza e la correttezza delle organizzazioni non profit, aumentando così la loro credibilità agli occhi del pubblico e degli stakeholder.

5. Collaborazione tra Pubblico e Privato

La legge promuove la collaborazione tra il settore pubblico e il Terzo Settore, incoraggiando la partecipazione di queste organizzazioni nella gestione e nell’erogazione di servizi pubblici.

La Riforma del Terzo Settore rappresenta un passo avanti importante per l’Italia nel rafforzare e migliorare il contributo delle organizzazioni non profit al benessere sociale.
L’adozione di questa nuova legge ha creato un ambiente più favorevole, semplificando i processi e incentivando il volontariato, il che alla fine si tradurrà in una maggiore efficacia e impatto positivo sulle comunità e sulla società nel suo complesso.

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