Alcune delle principali novità della nuova legge di bilancio riguardano i lavoratori e le famiglie: Fringe benefit, congedo parentale e bonus per asilo nido, incentivi per le nuove assunzioni.
1. Aumento Fringe benefit
I Fringe benefit sono compensi in forma non monetaria (beni o servizi) messi a disposizione dei lavoratori da parte dell’azienda, senza l’obbligo di norme di legge.
Fino ad ora il tetto massimo è stato di 258,23 euro, ma con la nuova legge di bilancio verrà aumentato a 1.000 euro per tutti i lavoratori e a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico (con reddito fino a 2.840€ lordi e fino a 4.000€ per i figli fino a 24 anni).
Dovranno essere considerati nei limiti anche il pagamento dell’affitto e il mutuo sulla prima casa ed è confermato che rientrano anche i rimborsi per le utenze domestiche: acqua, elettricità e gas.
I beni/servizi che NON rientreranno nel nuovo limite sono: opere e servizi per finalità sociale; somme e servizi e prestazioni di educazione e istruzione; somme e servizi e prestazioni per l’assistenza a familiari anziani e/o non autosufficienti; trasporto pubblico; assicurazione contro il rischio di non autosufficienza; servizio mensa/buono pasto; assistenza sanitaria integrative; contributi versati alla previdenza complementare.
2. Innalzamento del taglio del Cuneo Fiscale
La nuova legge di bilancio 2024 conferma l’innalzamento del taglio del cuneo fiscale previsto per il periodo luglio-dicembre 2023, ovvero della tassazione per i lavoratori, che ha come conseguenza l’aumento dello stipendio netto.
Il taglio resterà quindi, anche per il 2024, del 6% per redditi da 25.000 a 35.000 e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro.
A differenza di quanto previsto per il 2023, però, nel 2024 la tredicesima sarà esclusa dalla riduzione dei contributi.
3. Incentivi per le nuove assunzioni
Il 31 dicembre 2023 scadono i bonus per le assunzioni degli under 36 e delle donne e verranno sostituiti da nuovi incentivi che favoriscono le assunzioni a tempo indeterminato, infatti, viene aumentato il costo del lavoro ammesso in deduzione IRES/IRPEF.
La deduzione sarà del 120% per le assunzioni a tempo indeterminato e del 130% per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori svantaggiati: persone con disabilità; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile (under 30); donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare.
4. Congedo parentale e Bonus asili nido
La nuova legge di bilancio prevede dei sostegni alle famiglie con figli.
– Congedo parentale: è previsto un potenziamento dell’indennizzo del congedo parentale: uno dei mesi di congedo sarà indennizzato al 60% (80% per il 2024). Questo vale per i lavoratori che termineranno il periodo di congedo obbligatorio dopo il 31 dicembre 2023.
In sintesi, dal 1 gennaio 2024, i lavoratori con figli minori di 6 anni che hanno terminato il periodo di congedo obbligatorio dopo il 31 dicembre 2023, saranno indennizzati all’80% per un massimo di 2 mesi (1 mese dal 2025).
Gli altri periodi di congedo parentale saranno indennizzati al 30%, per un massimo di 7 mesi; i restanti mesi di congedo per i figli fino a 12 anni (fino al raggiungimento dei 10 o 11 mesi complessivi), sono indennizzati al 30% solo in caso di reddito inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione, altrimenti non sono indennizzati.
– Bonus asilo nido: il bonus asilo è un sostegno dato alle famiglie per le iscrizioni dei figli agli asili nido pubblici o privati o per il pagamento di assistenza domiciliare ai bambini fino a tre anni che non possono frequentare il nido per patologie croniche. Il bonus riguarda i bambini che nasceranno dal 1° gennaio 2024, con almeno un altro fratello/sorella minore di 10 anni e sarà aumentato a 3.600€ annui per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro.